Romano Cosci, scultore, Italia

"Ho chiesto aiuto a san Josemaría durante l'esecuzione dei lavori"

Eminenze, eccellenze, signori ambasciatori, cari amici di san Josemaría

Sono felice di trovarmi qui oggi, e in particolare sono emozionato per la vicinanza del Santo Padre Benedetto XVI. Ho lavorato per due anni in questa scultura, e per me questo momento è molto speciale. Quando l'ho vista terminata, tutta bianca, quando l'ho vista giovane e bella ma ormai sistemata, ho provato un po' ciò che prova un padre di famiglia il giorno in cui, dopo aver cresciuto per anni un figlio, lo vede partire finalmente per la sua strada.

In questa statua certamente ho cercato di comunicare qualcosa di proprio, di mio personale, qualcosa che va ben oltre uno stile o una tecnica. Credo di poter dire che ho cercato di tramandare un pezzo del mio cuore: del mio cuore di artista che, come sanno coloro che mi conoscono, si sente spesso interpellato dal significato della fede come cammino e come dialogo. Vorrei tanto perciò che coloro che in futuro guarderanno la statua si ritrovassero in questo flusso di comunicazione personale, in questo colloquio con Dio e con gli uomini: in questo colloquio anche con san Josemaría, che intercede per noi.

Lo sguardo vivace e le mani, così espressive, di san Josemaría: questi sono stati, nelle mie intenzioni, i veicoli di questa comunicazione. Ma in realtà lo è tutto. Lo sono anche gli angelini, che ho voluto collocare ai piedi del santo, uno a destra e l'altro a sinistra, per creare un triangolo, la figura geometrica perfetta, come manifestazione dell'equilibrio, della serenità, della pace che si addice alla santità.

Ho chiesto aiuto a san Josemaría durante l'esecuzione dei lavori, e certamente mi ha aiutato, così come mi hanno aiutato la spinta del Prelato e i consigli dell'Archit. Cotelo e dell'Ing. Valenciano. Posso riferire che una volta sono caduto dalla impalcatura, ho battuto la testa e mi hanno dovuto portare in ospedale, ma grazie a Dio (e, secondo me, a san Josemaría) non ho subito danni d'importanza. Inoltre, come faccio sempre, ho cercato di conoscere bene san Josemaría —la sua vita, i suoi insegnamenti— per interiorizzarne l'immagine prima di cominciare a scolpirla. Per me è stata una bella esperienza, e mi auguro perciò che la statua che ho fatto riesca a trasmettere almeno una parte di quello che lui mi ha dato e che in realtà ha dato a tutti noi.

Sono grato quindi a san Josemaría. Questa statua certamente è opera mia, è un frutto delle mie attenzioni di artista. Ma credo anche di poter dire che questa statua ha fatto di san Josemaría un padre per me.

Grazie.