San Josemaría Escrivá, maestro di educazione

Riportiamo un'intervista di Zenit a don Carlo Pioppi, docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Università della Santa Croce, direttore della rivista Studia et Documenta dell'Istituto Storico San Josemaría Escrivá, autore del libro "Escrivá de Balaguer. Educazione cristiana alla professionalità", recentemente pubblicato dall'editrice La Scuola.

Riportiamo un'intervista di Zenit a don Carlo Pioppi, autore di Escrivá de Balaguer. Educazione cristiana alla professionalità, recentemente pubblicato dall'editrice La Scuola.

San Josemaría Escrivá, maestro di educazione

Poco si sa dell’opera educatrice di San Josemaría Escrivá. A colmare questa lacuna ci ha pensato don Carlo Pioppi, docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Università della Santa Croce, direttore della rivista Studia et Documenta dell'Istituto Storico San Josemaría Escrivá, con il libro Escrivá de Balaguer. Educazione cristiana alla professionalità, da poco in libreria per i tipi dell'editrice La Scuola nella collana "Maestri". ZENIT lo ha intervistato.

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Professore, come è nata l'idea di questo libro, che presenta San Josemaría come uno dei maestri di educazione e formazione del XX secolo?

Prof. Pioppi: Qualche tempo fa la Casa Editrice La Scuola mi ha proposto di preparare questo libro per la Collana Maestri, destinata a presentare alcune figure eminenti di pedagogisti, educatori e testimoni cristiani che possano aiutarci a riflettere sulle sfide educative del presente e del futuro. Dopo aver accettato, ho iniziato a pensare al ruolo svolto da mons. Josemaría Escrivá in ambito educativo.

Non a caso San Josemaría ha sempre frequentato gli ambienti educativi ad ogni livello, passando per le scuole di formazione e la preparazione universitaria...

Prof. Pioppi: Infatti, una prima idea che è sorta nella mia mente, e che si riflette nella prima parte della mia introduzione, è quella di mostrare come egli sia sempre rimasto vicino all’ambiente dell’istruzione in tutti i suoi livelli, e poi come la sua azione pastorale abbia condotto alla nascita, in molti paesi del mondo, di numerose istituzioni educative: scuole elementari, medie e superiori, scuole tecniche, professionali e sportive, istituzioni per l’organizzazione del tempo libero dei ragazzi; residenze universitarie, congressi internazionali di studenti, scuole di lingue, università (tra cui la Pontificia Università della Santa Croce, dove ho l’onore di lavorare e nella cui biblioteca è stato scritto questo libro).

Di quali fonti si è avvalso?

Prof. Pioppi: Per questa parte mi sono avvalso spesso dei lavori accademici più recenti, soprattutto della rivista dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivá Studia et Documenta, cercando anche di superare una mera presentazione agiografica del personaggio.

Dopo questa prima idea, c’è stato uno sviluppo ulteriore?

Prof. Pioppi: Riflettendo ulteriormente, sono giunto alla conclusione di presentare soprattutto san Josemaría Escrivá come maestro del lavoro ben fatto. Non c’è dubbio, infatti che egli, con i suoi insegnamenti pastorali concernenti la santificazione del lavoro – che ha come primo gradino il perfetto compimento del proprio dovere professionale –, abbia aiutato migliaia di persone a compiere il loro lavoro con maggior perfezione, tenacia, ordine, passione, spirito di servizio agli altri, insomma al gusto per il lavoro ben compiuto per amore di Dio e del prossimo. Quindi, alla fine, l’antologia di testi di mons. Escrivá è risultata composta da quelli che hanno relazione proprio con la santificazione del lavoro. Oltre all’antologia, la seconda parte dell’introduzione è dedicata alla presentazione del pensiero di san Josemaría riguardo alla santificazione del lavoro.

C'è qualche testo che ritiene di significativa importanza?

Prof. Pioppi: Sì, tra i testi presentati ve n’è uno che riveste un certo carattere di novità: viene infatti offerto per la prima volta in italiano un discorso di san Josemaría – pronunziato nel 1965 dinnanzi a Paolo VI, in italiano, in occasione della visita di questo Papa al nascente Centro Elis, alla periferia di Roma – sinora pubblicato solo nella traduzione spagnola. Il Centro Elis, fondato negli anni ’60 per la formazione di giovani tecnici, deve il suo nome alle iniziali delle parole “educazione”, “lavoro”, “istruzione”, “sport”.

Quale altra novità apporta il suo libro?

Vorrei anche segnalare l’ampia e aggiornata bibliografia – in italiano soprattutto, ma anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo – su san Josemaría, posta subito dopo l’introduzione, caratterizzata da una speciale attenzione a temi di ambito educativo. Essa non è completa, ma assai consistente, e senz’altro d’utilità per chi volesse approfondire lo studio dell’oggetto del libro.

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