Il Natale vissuto dagli asinelli

Il racconto “Asinella e Picò” narra il Natale dal punto di vista di due asinelli. L'autrice, Luisa de Ritis, racconta com'è nata la storia.

Così viene descritta la nascita di Gesù, nel racconto “Asinella e Picò” in cui si può immaginare il Natale dal punto di vista di questi simpatici animali.

“Dietro il Bambino, con la testa appoggiata al bordo della mangiatoia, aveva visto un bue ma ora guardando meglio vedeva anche la testa di un asinello…”

Luisa de Ritis

Ci vuole cuore...

“Per scrivere ci vuole grande cuore e tanta capacità di sentire in prima persona le emozioni che si vogliono trasmettere agli altri, ovviamente è necessaria anche una certa facilità nell’espressione” –sono le parole dell’autrice del racconto, Luisa de Ritis.

Ma com’è nata la storia?

In una residenza universitaria parecchi anni fa ebbi modo di leggere su una rivista i dodici racconti degli asinelli, scritti da san Josemaría. Avrei voluto tradurli ma invece mi incoraggiarono di scrivere io qualcosa su questi simpatici animali. E così feci, ispirandomi per alcune cose agli asinelli raccontati dal Fondatore dell’Opus Dei. E nacque il racconto di "Asinella e Picò", il primo contenuto nel volumetto de "I due asinelli".

Un incontro senza incontro

Nel 1974 (abitavo e lavoravo a Milano) alcune amiche dell’Opus Dei mi proposero di venire a Roma per conoscere un sacerdote che si chiamava Josemaría Escrivá. Accettai molto volentieri perché a me piaceva sempre venire in questa città. Ma purtroppo non lo potemmo incontrare perché il fondatore dell'Opus Dei era fuori Roma. L’anno successivo lasciò questa terra, così non l’ho potuto conoscere di persona.

Ero sicura che guardandomi mi avrebbe letto nel cuore!

Ricordo che prima di partire da Milano mi chiedevo: che cosa gli dirò, che cosa mi dirà? Ma la cosa che mi continuava a girare sempre in testa era che se mi avesse guardata, avrebbe visto nel mio cuore tante cose che non andavano bene! Non so come spiegarlo, e a dir la verità è la prima volta che ne parlo: ero sicura di ciò, ero sicura che guardandomi mi avrebbe letto nel cuore! Lo fa ora da lassù, spingendomi sempre a migliorare: ora che sono dell’Opera!

San Josemaría ha cambiato il mio lavoro

Tornando all'epoca in cui l'ho conosciuto, nell’azienda in cui lavoravo a Milano (mi sono trasferita a Roma nel 1978) avevo un posto di responsabilità e un lavoro che tradizionalmente veniva svolto da uomini (mi occupavo del bilancio di una caposettore di un grande Ente nazionale di risorse energetiche). Quindi il mio impegno a lavorare bene e al meglio era per dimostrare che sapevo svolgere il mio lavoro meglio dei colleghi maschi! Nel conoscere la spiritualità dell’Opus Dei ho lavorato sempre allo stesso modo ma non per dimostrare agli altri quello che sapevo fare ma per offrirlo al Signore: lavorare al massimo ma per Lui! Per me è stata una scoperta determinante!

Per conoscere meglio san Josemaría

Se chi mi legge non conosce ancora san Josemaría, io consiglierei di leggere il libro di Pilar Urbano 'Roma nel cuore. Gli anni romani di san Josemaría'. A me è piaciuto tantissimo perché sa riunire insieme storia ed emozioni.

Scarica Asinella e Picò in formato pdf.