Nel luglio del 1974, nel collegio Tabancura, ebbi la fortuna di conoscere Mons. Josemaría Escrivá. Gli feci una domanda che ha segnato la mia vita:
-Padre, che cosa consiglia ad una coppia appena formata che cerca la santità?
Sento ancora i suoi occhi carichi d’affetto e il sorriso di felicità con cui ci rispose:
- Per prima cosa che vi amiate molto, secondo la legge di Dio. Poi, che non abbiate paura della vita, che amiate i difetti dell’altro che non sono offesa a Dio; e infine, che tu ti sforzi di essere sempre ben curata, perchè non ti appartieni. Te lo hanno già detto, e tu lo sai molto bene, che appartieni a tuo marito e lui a te. Non lasciartelo rubare! È un’anima che deve andare con te in Cielo e, inoltre, che con te deve dare qualità cilena – e quindi cristiana – oltra che grazia umana, ai figli che Dio vi manderà. Pregate un pò insieme. Non molto, ma un pò tutti i giorni sì. Quando te lo dimentichi tu, che se lo ricordi lui. Non rinfacciargli mai niente, e non mortificarlo.
Queste parole hanno lasciato un’impronta profonda nella mia anima e mi servono nella mia lotta quotidiana della ricerca di Gesù Cristo.
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