Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti all'UNIV 2000

Scrive il beato Josemaría Escrivá: "nell'ordine religioso, l'uomo continua a essere uomo e Dio continua a essere Dio. In questo campo l'apice del progresso è stato già raggiunto: è Cristo, alfa e omega, principio e fine".

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Lunedì 17 aprile 2000

1. Cari giovani partecipanti al Congresso Universitario Internazionale UNIV 2000, vi saluto tutti con affetto.

Benvenuti a quest'incontro, che anche quest'anno si svolge in prossimità delle feste di Pasqua. Il mio saluto, in questa Settimana Santa dell'Anno Giubilare, riveste un significato particolare: è un invito cordiale a lasciarvi conquistare sempre più totalmente da Cristo, Redentore dell'uomo. E questo invito, attraverso di voi, vorrei far giungere ai giovani del mondo intero. Siate profondamente persuasi che la società ha bisogno di trovare, nella vostra coerente testimonianza di giovani cristiani, uno stimolo importante per un saldo rinnovamento spirituale e sociale.

Scrive il beato Josemaría Escrivá: "nell'ordine religioso, l'uomo continua a essere uomo e Dio continua a essere Dio. In questo campo l'apice del progresso è stato già raggiunto: è Cristo, alfa e omega, principio e fine" (È Gesù che passa, 104).

Vi affido, carissimi giovani, insieme con il vostro quotidiano impegno, a Maria, Regina degli Apostoli. Invocatela spesso e imitatene le virtù. Lei vi aiuterà a conoscere più intimamente Gesù ed a seguirlo con crescente fedeltà e gioia.

Formulo di cuore a voi ed alle persone a voi care fervidi auguri per la Santa Pasqua e, mentre per ciascuno assicuro il mio ricordo nella preghiera, di cuore vi benedico.

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