75 anni fa san Josemaría scriveva “Santo Rosario”

In occasione dell'anniversario della scrittura del "Santo Rosario" di san Josemaría, riportiamo il saggio di Antonio Vilarnovo intitolato “Santo Rosario: scena e contemplazione nel discorso”.

“Chiunque conosca la vita e le opere di san Josemaría sa molto bene che la finalità di tutto quello che faceva era essenzialmente apostolica": riportiamo il saggio di Antonio Vilarnovo intitolato “Santo Rosario: scena e contemplazione nel discorso”, in cui viene spiegato come le scene descritte da san Josemaría conducono il lettore all’incontro con Dio.

Una mattina dei primi giorni di dicembre del 1931, dopo aver celebrato la Messa, finito il ringraziamento, scrisse tutto d’un fiato davanti al presbiterio nella sacrestia di Santa Isabel, il libro “Santo Rosario”.

Non si sa con certezza che giorno della novena fosse. Ma si sa che la vigilia della festa dell’Immacolata, il 7 dicembre, stava leggendo a Santa Isabel a due giovani il modo di pregare il Rosario, visto che questa fu l’intenzione con cui lo scrisse: aiutare gli altri a pregarlo. Da allora si sono pubblicate 170 edizioni in 25 lingue.

Di questo libro disse Giovanni Paolo II: “San Josemaría scrisse un bell’opuscolo intitolato “Santo Rosario”, che si ispira all’infanzia spirituale, disposizione dell’anima propria di chi vuole giungere a un completo abbandono nella volontà di Dio” (7.X.2002)

Nel prologo, racconta al lettore il segreto di questa strada dell’infanzia spirituale:

“Amico, se vuoi essere grande, fatti piccolo. Per essere piccolo bisogna credere come credono i bambini, amare come amano i bambini, abbandonarsi come sanno abbandonarsi i bambini, pregare come pregano i bambini.

Fatti piccolo. Vieni con me e vivremo - ecco il nocciolo della mia confidenza - la vita di Gesù, di Maria e di Giuseppe. Ogni giorno faremo qualcosa di nuovo per loro. Ascolteremo le loro conversazioni familiari. Vedremo crescere il Messia.

Ammireremo i suoi trent'anni di vita nascosta... Assisteremo alla sua Passione e alla sua Morte... Resteremo attoniti di fronte alla gloria della sua Risurrezione...

In una parola: contempleremo, pazzi di Amore (non c'è altro amore che l'Amore), tutti i momenti della vita di Gesù”.

Così, dolcemente, si introduce il lettore nella scena:

“Non dimenticare, amico, che siamo bambini.

La Signora dal dolce nome, Maria, è raccolta in preghiera. Tu puoi essere, in quella casa, quello che preferisci: un amico, un servitore, un curioso, un vicino - Quanto a me, in questo momento non oso essere nessuno. Mi nascondo dietro di te e contemplo attonito la scena: l'Arcangelo pronuncia il suo messaggio…”

Gli interessava solo avvicinare le anime a Dio: "Lettore amico, ho scritto 'Santo Rosario' perché tu e io sappiamo raccoglierci in orazione, al momento di pregare Nostra Signora".

Per pregare il Santo Rosario clicca qui

Testi collegati:

Lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”

Testi di san Josemaría: Santo Rosario

Testi di san Josemaría: L’Immacolata Concezione di Maria